Per anni la segmentazione clienti è stata costruita su variabili demografiche o socio-economiche: età, genere, reddito, localizzazione geografica. Un approccio utile in un contesto meno complesso, ma oggi sempre più inadeguato.
Il customer journey, infatti, non è più lineare: si muove in quello che Google ha definito il “messy middle”, uno spazio di esplorazione e valutazione continuo, in cui i clienti alternano ricerca di alternative e decisioni condizionate da molteplici stimoli digitali.
In questo scenario, i cluster statici non bastano più.
La segmentazione AI-driven introduce logiche dinamiche, in cui i gruppi non sono definiti una volta per tutte, ma si ricostruiscono continuamente in base a segnali digitali, interazioni e comportamenti reali.
L’intelligenza artificiale cambia radicalmente la profondità e la velocità con cui le aziende possono leggere i dati. Grazie a modelli di machine learning e deep learning, l’AI è in grado di:
Un esempio?
L’AI può riconoscere che un certo gruppo di clienti tende ad acquistare prodotti premium subito dopo il lancio, mentre un altro preferisce attendere le promozioni. Queste informazioni diventano la base per strategie di marketing iper-targettizzate e campagne che parlano davvero alle motivazioni profonde dei clienti.
L’approccio AI-driven non si limita a leggere ciò che il cliente ha fatto, ma anticipa ciò che farà e reagisce nell’istante stesso in cui accade:
La segmentazione AI non è un esercizio accademico: i benefici sono tangibili in ogni fase del ciclo di vita del cliente.
Rispetto alla segmentazione classica, l’approccio AI porta vantaggi decisivi:
Il risultato? Un marketing più rilevante e un ROI misurabile con maggiore chiarezza.
La segmentazione AI richiede un ecosistema integrato di strumenti:
La vera differenza la fa la capacità di integrare questi strumenti in un’unica visione coerente, abbattendo silos organizzativi e tecnologici.
La segmentazione intelligente non è un progetto isolato, ma un driver di trasformazione trasversale:
Per noi di Rhei la segmentazione intelligente non è solo un’evoluzione tecnologica, ma un cambio di paradigma che richiede nuove competenze, processi integrati e una cultura realmente data-driven.
Non basta disporre di algoritmi avanzati: è fondamentale trasformare gli insight in decisioni operative che incidano sul business, con un approccio pragmatico e misurabile.
Il nostro ruolo è proprio questo: aiutare le aziende a superare i limiti dei modelli tradizionali, costruire un ecosistema AI-powered che metta in connessione marketing, vendite e customer service e accompagnarli in un percorso di crescita continua.
La segmentazione intelligente diventa così non solo uno strumento per conoscere meglio i clienti, ma un acceleratore strategico che aumenta la competitività e genera valore reciproco e duraturo.
Ed è proprio di queste trasformazioni che parleremo al GEDSummit25 (15 ottobre 2025), con un intervento dedicato a come AI e automazione stanno ridisegnando il CRM: da semplice strumento operativo a piattaforma di conoscenza e relazione che connette marketing, vendite e customer service.
Francesco Del Bosco, Chief Digital Officer di RHEI, guiderà un percorso in cinque domande chiave su come costruire il CRM del futuro: predittivo, proattivo e realmente integrato nei processi B2B.
Trasformiamo la segmentazione intelligente in un acceleratore strategico per marketing, vendite e customer service, con un approccio consulenziale, misurabile e orientato alla crescita. Parliamone.